Dal 29 agosto al 9 settembre Inteatro ospita in residenza Benjamin Vandewalle per un periodo di ricerca dedicato allo sviluppo del suo ultimo progetto, dal titolo Point of view (titolo provvisorio).

“Il potenziale o la qualità di un sistema è iscritto
nella sua capacità di presentarsi come un costrutto o un modello
piuttosto che come una verità”.
Olafur Eliasson

Il lavoro di Benjamin Vandewalle prende il via da una profonda fascinazione per tutto ciò a che fare con la percezione. I suoi spettacoli e installazioni possono essere meglio descritti come “esperimenti nello spazio”. Danza e scenografia, luci e suoni sono utilizzati per mettere in discussione i sensi, utilizzando empiricamente tentativi ed errori. Non solo i danzatori sono messi alla prova, anche il pubblico è anche coinvolto attivamente ed è, in un certo senso, una cavia.

Con il nuovo progetto artistico Point of view Vandewalle intende concentrarsi sulla relatività della realtà e del movimento stesso, rivoluzionando la tradizionale visione fissa dello spettacolo grazie all’utilizzo, da parte dei danzatori, di handycam.

A tutti è capitato di vedere le tipiche immagini del volto di un uomo mentre si lancia nel vuoto con l’elastico, riprese da una telecamera posizionata sul suo caschetto. Da qui parte l’idea dello spettacolo di Vandewalle. Cosa succede alla nostra interpretazione del movimento quando l’ambiente e il nostro punto di vista vengono distorti e il movimento stesso diventa la base per la nostra osservazione? In Point of View, le telecamere sono collegate ad un corpo in movimento; le immagini riprese vengono proiettate in tempo reale sul fondo della scena. Proprio come le immagini registrate durante un salto con l’elastico, i movimenti sono capovolti: il danzatore sembra essere ancora in piedi, mentre la stanza sembra girare tutto attorno.

POINT OF VIEW

Ideazione e coreografia: Benjamin Vandewalle
Consulenza drammaturgica: Marnix Rummens
Produzione: CAMPO

Benjamin Vandewalle ha studiato alla Royal Ballet School di Anversa e si è laureato presso PARTS nel 2006. Durante la sua formazione, ha creato numerose lavori come Théâtre de la Guillotine e We Go, un duetto con Vincenzo Carta. Nel 2007 il duo ha collaborato di nuovo in Inbetween. Per le performance birdwatching (2009) e One / Zero ha lavorato a stretto contatto con l’artista visivo Erki De Vries. Nel 2012 Benjamin Vandewalle crea birdwatching 4×4, una nuova versione di Birdwatching. Dal 2006 al 2010 Benjamin Vandewalle ha lavorato in Sud-Africa e Mozambico, dove ha collaborato con il programma di danza Nykaza, e ha avviato il progetto Comfusao. Benjamin Vandewalle ha inoltre partecipato come performer agli spettacoli Studium (2010) e Still Animals (2012) di Tuur Marinus / Busy Rocks. Insegna inoltre presso la KASK di Ghent. Nel 2011 ha creato un primo studio di Point of View per Passerelle.