Dal 25 settembre al 6 ottobre Villa Nappi ospita gli artisti cileni Nico Espinoza Bastias e Juan Pablo Troncoso per la creazione del nuovo progetto artistico Cinturón de fuego.

La residenza fa parte del progetto Residenze 2023 finanziato da MIC e Regione Marche e del progetto di networking Rutas Internacionales.

La residenza creativa di Cinturón de fuego propone una ricerca scenica che riflette sui fenomeni naturali che hanno potere sulla vita umana. Queste forze mettono in discussione la sovranità umana sul pianeta. Il punto di partenza del lavoro saranno le eruzioni vulcaniche, un fenomeno ciclico fondamentale nella formazione del territorio, della biodiversità e causa di importanti alterazioni dell’attività umana.

Nella stessa direzione proposta dalle correnti di pensiero post-umaniste in sociologia, filosofia, ecologia, geologia, storia, tra gli altri campi, gli artisti propongono di mettere in discussione la nozione moderna di umanità come misura di tutte le cose. Il desiderio della compagnia è quello di concentrarsi su oggetti non umani, per esplorare altri modi di abitare il pianeta, diversi dalla logica di oppressione e di sfruttamento dell’ambiente.

Nico Espinoza Bastías è creatore, regista e professore sudamericano, ha un master in Mise en scéne et scénographie presso l’Università Michel de Montaigne Bordeaux III, Francia. Ha studiato recitazione presso l’Università Cattolica del Cile. Dal 2018 è professore presso l’Universidad de Valparaíso, l’Universidad Academia de Humanismo Cristiano, l’Universidad Finis Terrae, l’Universidad Mayor y Escuela de Cine de Chile.
Dal 2008 ha diretto più di una dozzina di lavori, tra cui UNABOMBER, Conversaciones sobre el futuro, Un enemigo del pueblo, No tenemos que sacrificarnos por los que vendrán, DARK, NIMBY, Incentivos Perversos e Casa de muñecas. Nel 2012 ha fondato il Colectivo Zoológico, dove collabora come direttore fino al 2020. Il suo lavoro è stato presentato in Germania, Costa Rica, Norvegia, Spagna, Argentina e Brasile.
È stato artista residente al Watermill Center, uno spazio diretto da Bob Wilson a New York, artista ospite dell’International Meeting of Young Creators del TransAmeriques Festival, in Canada, dell’International Staging Meeting del Théatre Gerard Philipe a Parigi, del programma NEXT STAGE del Dublin Theater Festival e del Centro Internazionale di Ricerca “Interweaving Performance Cultures” della Frei University di Berlino, in Germania.
Nel 2021 ha ricevuto l’Ibsen Scope Grant per la creazione dello spettacolo teatrale In every soul there is black stain that needs to be obscured. Attualmente il suo lavoro si concentra sullo sviluppo di indagini sceniche che riflettono su diversi fenomeni naturali e sulla partecipazione attiva che queste forze non umane hanno negli eventi politici e sociali.

Juan Pablo Troncoso è un drammaturgo e attore sudamericano. Ha un master in Letteratura presso l’Università del Cile. È membro delle compagnia La Junta e di Colectivo Zoológico. Attualmente insegna presso le scuole di teatro dell’Universidad de Valparaíso, dell’UNIACC e dell’Universidad Católica.
È autore di oltre una dozzina di opere teatrali, tra cui “No tenemos que sacrificarnos por los que vendrán”, “NIMBY”, “Muerte y explosión de un anarquista chileno”, “Jugar a la guerra”. I suoi testi sono stati presentati in Messico, Spagna, Germania e Argentina. Ha fatto parte dell’International Playwriting Program The Royal Court Theatre, organizzato dal Teatro La Plaza e dalla Fundación Teatro a Mil. Nel 2021 ha ricevuto l’Ibsen Scope Grant per la creazione dello spettacolo In every soul there is black stain that needs to be obscured.
Attualmente il suo lavoro si concentra sullo sviluppo di indagini sceniche che riflettono su diversi fenomeni naturali e sulla partecipazione attiva che queste forze non umane hanno negli eventi politici e sociali.