DANIELE GAGLIANONE tra cinema e teatro

 

CINQUE MINUTI DI GAZZARRA
biglietti on-line

ESCLUSIVA REGIONALE_fuori abbonamento

31 GENNAIO – 1 FEBBRAIO ore 20.00
2 FEBBRAIO ore 16.30_Sala Melpomene del Teatro delle Muse

drammaturgia, regia Evandro FornasierDaniele Gaglianone
interpreti Pietro CasellaFrancesco LattaruloClaudio Zanotto Contino
tecnico del suono Marco Jena Ielacqua
costumi Lina Fucà
MARCHE TEATRO in collaborazione con mancolicani, ilBuioFuori2018

In Cinque minuti di gazzarra tre attori sono in scena illuminati da una sola luce.
Ciò che devono fare li mette in crisi da subito, a partire dal ruolo che devono interpretare: non si tratta di dare vita a dei personaggi e basta. Uno di loro si sostituisce ad un leggio, un altro regge il microfono come un’asta umana perché di questi tempi “non è il lavoro che manca: è la voglia”. Il terzo arriva e mette subito in chiaro di non essere padrone del proprio destino in quanto interprete; anzi, ha un gran desiderio di andarsene e di tornarsene a casa. Ma non può, né lui né i suoi compagni, perché non c’è nessun altro posto dove andare: devono stare là, in un luogo dove
sono i personaggi a impossessarsi di loro. Inizia un viaggio dentro uno spazio mentale dove il passato e il presente convivono sullo stesso piano temporale, dove nonni, madri e padri da vecchi e da giovani si incontrano nel cuore dell’attore/personaggio, portatore in/consapevole dei cuori di chi lo ha preceduto. È una battaglia intorno ad una nascita negata, ad una rapina: “hanno preso un bambino ad una donna bambina”. Le storie prendono forma letteralmente nei corpi degli attori in continuo conflitto con i propri personaggi. Gli attori si oppongono, soccombono, si ribellano, a
tratti sembrano perdersi per poi ritrovarsi repentinamente in un continuo slittamento tra storie familiari che riemergono dal nulla apparente, da un vuoto pieno di segreti e cose non dette ma sempre vive, di silenzi, di racconti di un tempo lontano che bruciano qui e ora in una zona sospesa dove il tempo che passa non passa mai: “tanti anni fa, non piangere; non piangere, tanti anni fa.”
Ci sono storie che forse non possono essere raccontate perché troppo terribili. Alla fine gli attori si arrendono o lanciano una sorta di sfida a chi li sta guardando e ascoltando: continuate a raccontare voi, se ne siete capaci, prima che queste storie frammentate in una rapsodica rivolta tornino (di nuovo?) nell’oblio, “prima che vadano a finire nei ricordi di nessuno”.

DALLA FILMOGRAFIA DEL REGISTA DANIELE GAGLIANONE
tre proiezioni al cinemuse

28 GENNAIO_ore 21
PIETRO (2010)
regia Daniele Gaglianone
con Pietro Casello, Francesco Lattarulo, Fabrizio Nicastro, Carlotta Saletti, Diego Canteri, Giuseppe Mattia
film – 82’
Pietro vive nella periferia di Torino. Guadagna pochi soldi distribuendo volantini. La sua casa è il vecchio appartamento lasciato dai genitori dove abita con Francesco, il fratello tossicodipendente. L’unico modo che Pietro sembra avere per mantenere un contatto con Francesco è assecondare il ruolo di buffone affibbiatogli dalla banda degli amici del fratello. Qualcosa sembra cambiare nel momento in cui conosce una ragazza ma quando la presenta alla banda l’incontro prende una brutta piega. Sarà la miccia che innescherà la reazione di Pietro.

 

 

9 GENNAIO_ore 21
LA MIA CLASSE (2013)
regia Daniele Gaglianone
con Valerio Mastrandrea e attori non professionisti
film – 92’
Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l´italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo “stop”, ma l´intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un´unica vera storia, in un unico film di “vera finzione”.

30 GENNAIO_ore 21
DOVE BISOGNA STARE (2019)
regia Daniele Gaglianone
documentario – 97’
Un giorno Georgia ha trovato di fronte alla stazione di Como un accampamento di migranti. Ha pensato di fermarsi a dare una mano, poi ha pensato di spendere una settimana delle sue ferie per dare una mano un po’ più sostanziosa. E ancora è lì. Così Lorena, una psicoterapeuta in pensione a Pordenone, Elena, che lavora a Bussoleno e vive ad Oulx, fra i monti dell’alta Valsusa, e Jessica, studentessa a Cosenza. Sono persone molto diverse ma a tutte è successo quello che è successo a Georgia: si sono trovate di fronte una situazione di marginalità, di esclusione, di caos, e non si sono voltate dall’altra parte.

BIGLIETTI

INTERO € 5
RIDOTTO € 4