Il coreografo Marco D’Agostin torna a Villa Nappi, con la danzatrice Teresa Silva, per un periodo di residenza volto alla creazione del nuovo spettacolo “Avalanche” coprodotto da Marche Teatro, che debutterà in prima nazionale ad Inteatro Festival 40.
In Avalanche i due esseri umani protagonisti vengono osservati da occhi ciclopici come polveri antiche conservate in un blocco di ghiaccio. Sono Atlanti che camminano sotto il peso di una millenaria tristezza, all’alba di un nuovo pianeta. Le tracce di ciò che non è potuto rimanere agiscono come forze invisibili su tutto quello che è invece sopravvissuto e che viene rievocato come regola, collezione, elenco di possibilità. La danza si pone in una costante tensione verso l’infinito dell’enumerazione, alla ricerca accanita di un esito.
Gli occhi socchiusi, a proteggere lo sguardo dalla luce accecante di un colore mai visto, afferrano l’abbaglio di un’estrema possibilità: una terra di sabbia e semi sulla quale qualcuno imparerà nuovamente a muoversi, dopo che anche l’ultimo archivio sarà andato distrutto.