Il Teatro Nazionale Palestinese a Polverigi

A Polverigi dal 22 al 30 aprile Inteatro ospita la prima tappa del progetto di cooperazione internazionale di ETI, Ministero degli Affari Esteri e Teatro Nazionale Palestinese, con la presenza di Gabriele Vacis e di attori professionisti palestinesi. Tre mesi di lavoro dalle Marche a Gerusalemme Est per lanciare un messaggio di dialogo, speranza e pace con i giovani dei territori palestinesi.

Iniziano dalle Marche i tre mesi di lavoro teatrale di sette attori professionisti del Teatro Nazionale Palestinese e di trenta giovani allievi dei territori, sotto la guida di un maestro della scena italiana quale Gabriele Vacis.

Inteatro ospiterà a Villa Nappi di Polverigi dal 22 al 30 aprile il workshop che Vacis condurrà nella prima tappa di un progetto pilota di alta formazione nelle arti dello spettacolo, finanziato dal Settore Cooperazione del Ministero degli Affari Esteri e realizzato dall’Ente Teatrale Italiano a Gerusalemme Est. Nei prossimi mesi, il progetto coinvolgerà trenta giovani aspiranti artisti e tecnici di Gerusalemme est nella messa in scena di uno spettacolo teatrale che circuiterà in alcune delle principali città dei territori palestinesi, Hebron, Gerico, Ramallah, Betlemme.

L’intervento intende offrire un nuovo modello di intervento in territori difficili e culturalmente deprivati sia sotto il profilo strutturale che sotto quello formativo, una modalità di lavoro innovativa in cui l’espressione teatrale si fa veicolo di comunicazione privilegiato ed efficace anche rispetto a condizioni sociali e vissuti drammatici.

L’esperienza scenica e la vocazione internazionale dell’Eti e di Inteatro trovano così nella cooperazione per lo sviluppo una nuova dimensione di incontro con la società globale. Inteatro ospita il progetto all’interno di un più ampio e strutturato orizzonte internazionale, in cui confluiscono le attività formative di IFA InteatroFestival Academy, con allievi e docenti provenienti da tutto il mondo; le attività produttive e di ospitalità che vedono Villa Nappi luogo dedicato alla creazione contemporanea di artisti internazionali; gli spettacoli in esclusiva nazionale che saranno nella prossima edizione del Festival con artisti iraniani, cileni, spagnoli, belgi, inglesi, tedeschi, turchi, svizzeri ed italiani; la creazione e la partecipazione a network di progettazione e collaborazione artistica come IETM Informal European Theatre Meeting, DBM Danse Bassin Mediterranée, Junge Hunde, Fondo di Mobilità Roberto Cimetta ed IRIS Associazione Sudeuropea per la Creazione Contemporanea.

La prima tappa del progetto di cooperazione internazionale a Polverigi coinvolgerà sette attori palestinesi professionisti in un lavoro propedeutico sulle tecniche del “metodo della schiera” di Vacis. Una cruciale occasione per impossessarsi degli strumenti formativi, per condividere esperienze ed avvicinarsi al tema intorno a cui si lavorerà nei prossimi mesi. A partire dall’Amleto shakespeariano infatti la nuova troupe italo-palestinese realizzerà una messa in scena completa: uno spettacolo di cooperazione, di alto valore artistico, umano e politico.

Le successive tappe del progetto vedranno nei primi giorni di maggio il regista italiano selezionare a Gerusalemme trenta giovani allievi, sulla base di un bando pubblico diffuso in loco dalla Cooperazione: non solo attori, ma anche drammaturghi, registi, tecnici, ragazzi e ragazze che avranno l’opportunità di essere coinvolti in una preziosa possibilità di crescita e d’occupazione. Dal 23 giugno a fine agosto a Gerusalemme est si entrerà nel vivo del processo formativo e creativo: Vacis segnerà la strada da seguire per gli attori professionisti che saranno prima allievi e poi maestri a loro volta, trasmettendo la propria esperienza ai 30 giovani selezionati, e realizzerà con loro uno spettacolo che parli del loro presente e della loro storia, aprendosi al futuro. Lo spettacolo, dopo Gerusalemme, toccherà alcune delle principali città dei territori palestinesi, per diffondere attraverso la scena un messaggio di dialogo, speranza, pace.

I PROTAGONISTI

Il Teatro Nazionale Palestinese El Nuhza Hakawati (PNT – Palestinian National Theatre) di Gerusalemme Est
è un’istituzione culturale no profit che propone prodotti artistici educativi e di intrattenimento, rispondendo alle richieste e le aspirazioni, i gusti del popolo palestinese ( www.pnt -pal.org). Attivo dal 1984, il PNT ha creato e continua sviluppare nuovi eventi scenici dentro e fuori i territori palestinesi, dedicandosi al rispetto della tradizione culturale ed artistica dei territori ed aprendosi ai linguaggi contemporanei globali.

INTEATRO, fin dalla sua fondazione coniuga la dimensione locale, la propria origine ed appartenenza marchigiana, con un’internazionalizzazione della cultura teatrale, volta ad incontrare nuovi linguaggi, nuove idee e nuove importanti esperienze. Lo scambio ed il dialogo culturali sono obbiettivi primari per Inteatro, perseguiti con costanza attraverso la partecipazione non solo a progetti situati e limitati nel tempo di cooperazione culturale internazionale, ma anche e soprattutto attraverso la costituzione, la partecipazione e l’implementazione di alcune delle più importanti reti internazionali dedicate alle arti performative, che vedono periodicamente i propri membri incontrarsi e collaborare a produzioni e progetti di formazione. La diffusione della cultura scenica italiana in Europa e di quella europea in Italia è per Inteatro la principale e più importante linea di azione, che trova nel Festival ed in IFA – InteatroFestival Academy i suoi primari strumenti di realizzazione.

L’ETI, Ente Teatrale Italiano, contribuisce alla valorizzazione ed alla diffusione della cultura e delle attività spettacolari del nostro paese. Un’intensa attività di promozione culturale, sia in Italia che all’Estero, una fitta politica di scambi ed una particolare attenzione per la tutela delle tradizioni ed al contempo per il rinnovamento dei linguaggi artistici, fanno dell’ETI una struttura fondamentale nel sistema teatrale italiano. Le diverse forme di espressione artistica trovano nell’ETI un supporto ed una spinta verso l’incontro e lo scambio, in un’ottica di programmatica interdisciplinarietà artistica contemporanea. L’Ente cura, inoltre, il rapporto fra le arti sceniche ed il mondo dell’Istruzione e dell’Università, sostenendo la formazione di pubblico ed artisti, l’aggiornamento professionale e la diffondendo la cultura teatrale. Editoria, nuove tecnologie e la collaborazione con l’emittenza televisiva permettono ad ETI di radicarsi nel sistema informativo nazionale ed internazionale.

Gabriele Vacis, regista teatrale e lirico, autore televisivo e radiofonico, è tra i fondatori della Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo. Ha curato la regia di spettacoli con Alessandro Baricco, Lella Costa, Marco Paolini (con quest’ultimo ha ottenuto nel 1995 il Premio UBU per il teatro civile con Il racconto del Vajont). La sua professionalità e la sua arte sono dedicate dal 1987 alla formazione, tenendo seminari alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, insegnando lettura e narrazione orale presso la scuola “Holden” di Torino, curando laboratori e seminari presso diverse strutture teatrali ed universitarie. E’ autore, con Laura Curino e Roberto Tarasco, di Stabat Mater, Premio Fringe Festival di Edimburgo nel 1991; nel 1996 ha ricevuto il Premio per la regia dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Vacis coltiva un’idea di teatro che molto deve alle suggestioni ricavate dallo studio dell’architettura ed al neorealismo; nella sua arte scenica la riscoperta linguistica, gli elementi popolari del canto, della narrazione e della musica confluiscono, secondo diverse declinazioni, in un lavoro drammaturgico e attorale lucido ed immediato.

Il progetto coinvolge le autorità palestinesi tramite la cooperazione italiana al fine di sostenere le strutture teatrali e gli spazi espressivi presenti a Gerusalemme est e nei Territori Palestinesi e di dar voce ad adolescenti e giovani impegnati in campo artistico, con particolare attenzione alla politiche di genere. Il progetto si propone di divenire un modello di intervento pilota nel settore culturale ed artistico espressivo, attraverso l’utilizzo della cultura come strumento per incrementare nei giovani la sensibilità verso valori come integrazione, diritti umani, dialogo interculturale e promozione della pace, coinvolgimento delle nuove generazioni. Il teatro assume in quest’ottica un valore strategico nell’incrementare la cultura di pace e dialogo. Il progetto inoltre si propone di elaborare ed applicare un modello formativo per i giovani, che crei contesti concreti in cui lavorare insieme, producendo attivamente cultura e promuovendo sviluppo ed inserimento socio-lavorativo. L’ideazione del progetto s’inserisce nell’ambito di una strategia complessiva che punta, facendo tesoro delle peculiari esperienze e capacità esistenti al riguardo nel nostro paese, ad istituire forti e innovativi rapporti di collaborazione con il sud del mondo, perchè la cultura si affermi sempre di più come una delle condizioni cruciali atte a garantire lo sviluppo economico sostenibile ed un cammino pacifico ed autonomo verso l’affermazione e la realizzazione dello stato di diritto.


A Polverigi dal 22 al 30 aprile Inteatro ospita la prima tappa del progetto di cooperazione internazionale di ETI, Ministero degli Affari Esteri e Teatro Nazionale Palestinese, con la presenza di Gabriele Vacis e di attori professionisti palestinesi. Tre mesi di lavoro dalle Marche a Gerusalemme Est per lanciare un messaggio di dialogo, speranza e pace con i giovani dei territori palestinesi.

Iniziano dalle Marche i tre mesi di lavoro teatrale di sette attori professionisti del Teatro Nazionale Palestinese e di trenta giovani allievi dei territori, sotto la guida di un maestro della scena italiana quale Gabriele Vacis.

Inteatro ospiterà a Villa Nappi di Polverigi dal 22 al 30 aprile il workshop che Vacis condurrà nella prima tappa di un progetto pilota di alta formazione nelle arti dello spettacolo, finanziato dal Settore Cooperazione del Ministero degli Affari Esteri e realizzato dall’Ente Teatrale Italiano a Gerusalemme Est. Nei prossimi mesi, il progetto coinvolgerà trenta giovani aspiranti artisti e tecnici di Gerusalemme est nella messa in scena di uno spettacolo teatrale che circuiterà in alcune delle principali città dei territori palestinesi, Hebron, Gerico, Ramallah, Betlemme.

L’intervento intende offrire un nuovo modello di intervento in territori difficili e culturalmente deprivati sia sotto il profilo strutturale che sotto quello formativo, una modalità di lavoro innovativa in cui l’espressione teatrale si fa veicolo di comunicazione privilegiato ed efficace anche rispetto a condizioni sociali e vissuti drammatici.

L’esperienza scenica e la vocazione internazionale dell’Eti e di Inteatro trovano così nella cooperazione per lo sviluppo una nuova dimensione di incontro con la società globale. Inteatro ospita il progetto all’interno di un più ampio e strutturato orizzonte internazionale, in cui confluiscono le attività formative di IFA InteatroFestival Academy, con allievi e docenti provenienti da tutto il mondo; le attività produttive e di ospitalità che vedono Villa Nappi luogo dedicato alla creazione contemporanea di artisti internazionali; gli spettacoli in esclusiva nazionale che saranno nella prossima edizione del Festival con artisti iraniani, cileni, spagnoli, belgi, inglesi, tedeschi, turchi, svizzeri ed italiani; la creazione e la partecipazione a network di progettazione e collaborazione artistica come IETM Informal European Theatre Meeting, DBM Danse Bassin Mediterranée, Junge Hunde, Fondo di Mobilità Roberto Cimetta ed IRIS Associazione Sudeuropea per la Creazione Contemporanea.

La prima tappa del progetto di cooperazione internazionale a Polverigi coinvolgerà sette attori palestinesi professionisti in un lavoro propedeutico sulle tecniche del “metodo della schiera” di Vacis. Una cruciale occasione per impossessarsi degli strumenti formativi, per condividere esperienze ed avvicinarsi al tema intorno a cui si lavorerà nei prossimi mesi. A partire dall’Amleto shakespeariano infatti la nuova troupe italo-palestinese realizzerà una messa in scena completa: uno spettacolo di cooperazione, di alto valore artistico, umano e politico.

Le successive tappe del progetto vedranno nei primi giorni di maggio il regista italiano selezionare a Gerusalemme trenta giovani allievi, sulla base di un bando pubblico diffuso in loco dalla Cooperazione: non solo attori, ma anche drammaturghi, registi, tecnici, ragazzi e ragazze che avranno l’opportunità di essere coinvolti in una preziosa possibilità di crescita e d’occupazione. Dal 23 giugno a fine agosto a Gerusalemme est si entrerà nel vivo del processo formativo e creativo: Vacis segnerà la strada da seguire per gli attori professionisti che saranno prima allievi e poi maestri a loro volta, trasmettendo la propria esperienza ai 30 giovani selezionati, e realizzerà con loro uno spettacolo che parli del loro presente e della loro storia, aprendosi al futuro. Lo spettacolo, dopo Gerusalemme, toccherà alcune delle principali città dei territori palestinesi, per diffondere attraverso la scena un messaggio di dialogo, speranza, pace.

I PROTAGONISTI

Il Teatro Nazionale Palestinese El Nuhza Hakawati (PNT – Palestinian National Theatre) di Gerusalemme Est
è un’istituzione culturale no profit che propone prodotti artistici educativi e di intrattenimento, rispondendo alle richieste e le aspirazioni, i gusti del popolo palestinese ( www.pnt -pal.org). Attivo dal 1984, il PNT ha creato e continua sviluppare nuovi eventi scenici dentro e fuori i territori palestinesi, dedicandosi al rispetto della tradizione culturale ed artistica dei territori ed aprendosi ai linguaggi contemporanei globali.

INTEATRO, fin dalla sua fondazione coniuga la dimensione locale, la propria origine ed appartenenza marchigiana, con un’internazionalizzazione della cultura teatrale, volta ad incontrare nuovi linguaggi, nuove idee e nuove importanti esperienze. Lo scambio ed il dialogo culturali sono obbiettivi primari per Inteatro, perseguiti con costanza attraverso la partecipazione non solo a progetti situati e limitati nel tempo di cooperazione culturale internazionale, ma anche e soprattutto attraverso la costituzione, la partecipazione e l’implementazione di alcune delle più importanti reti internazionali dedicate alle arti performative, che vedono periodicamente i propri membri incontrarsi e collaborare a produzioni e progetti di formazione. La diffusione della cultura scenica italiana in Europa e di quella europea in Italia è per Inteatro la principale e più importante linea di azione, che trova nel Festival ed in IFA – InteatroFestival Academy i suoi primari strumenti di realizzazione.

L’ETI, Ente Teatrale Italiano, contribuisce alla valorizzazione ed alla diffusione della cultura e delle attività spettacolari del nostro paese. Un’intensa attività di promozione culturale, sia in Italia che all’Estero, una fitta politica di scambi ed una particolare attenzione per la tutela delle tradizioni ed al contempo per il rinnovamento dei linguaggi artistici, fanno dell’ETI una struttura fondamentale nel sistema teatrale italiano. Le diverse forme di espressione artistica trovano nell’ETI un supporto ed una spinta verso l’incontro e lo scambio, in un’ottica di programmatica interdisciplinarietà artistica contemporanea. L’Ente cura, inoltre, il rapporto fra le arti sceniche ed il mondo dell’Istruzione e dell’Università, sostenendo la formazione di pubblico ed artisti, l’aggiornamento professionale e la diffondendo la cultura teatrale. Editoria, nuove tecnologie e la collaborazione con l’emittenza televisiva permettono ad ETI di radicarsi nel sistema informativo nazionale ed internazionale.

Gabriele Vacis, regista teatrale e lirico, autore televisivo e radiofonico, è tra i fondatori della Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo. Ha curato la regia di spettacoli con Alessandro Baricco, Lella Costa, Marco Paolini (con quest’ultimo ha ottenuto nel 1995 il Premio UBU per il teatro civile con Il racconto del Vajont). La sua professionalità e la sua arte sono dedicate dal 1987 alla formazione, tenendo seminari alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, insegnando lettura e narrazione orale presso la scuola “Holden” di Torino, curando laboratori e seminari presso diverse strutture teatrali ed universitarie. E’ autore, con Laura Curino e Roberto Tarasco, di Stabat Mater, Premio Fringe Festival di Edimburgo nel 1991; nel 1996 ha ricevuto il Premio per la regia dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Vacis coltiva un’idea di teatro che molto deve alle suggestioni ricavate dallo studio dell’architettura ed al neorealismo; nella sua arte scenica la riscoperta linguistica, gli elementi popolari del canto, della narrazione e della musica confluiscono, secondo diverse declinazioni, in un lavoro drammaturgico e attorale lucido ed immediato.

Il progetto coinvolge le autorità palestinesi tramite la cooperazione italiana al fine di sostenere le strutture teatrali e gli spazi espressivi presenti a Gerusalemme est e nei Territori Palestinesi e di dar voce ad adolescenti e giovani impegnati in campo artistico, con particolare attenzione alla politiche di genere. Il progetto si propone di divenire un modello di intervento pilota nel settore culturale ed artistico espressivo, attraverso l’utilizzo della cultura come strumento per incrementare nei giovani la sensibilità verso valori come integrazione, diritti umani, dialogo interculturale e promozione della pace, coinvolgimento delle nuove generazioni. Il teatro assume in quest’ottica un valore strategico nell’incrementare la cultura di pace e dialogo. Il progetto inoltre si propone di elaborare ed applicare un modello formativo per i giovani, che crei contesti concreti in cui lavorare insieme, producendo attivamente cultura e promuovendo sviluppo ed inserimento socio-lavorativo. L’ideazione del progetto s’inserisce nell’ambito di una strategia complessiva che punta, facendo tesoro delle peculiari esperienze e capacità esistenti al riguardo nel nostro paese, ad istituire forti e innovativi rapporti di collaborazione con il sud del mondo, perchè la cultura si affermi sempre di più come una delle condizioni cruciali atte a garantire lo sviluppo economico sostenibile ed un cammino pacifico ed autonomo verso l’affermazione e la realizzazione dello stato di diritto.