Nell’ambito di “Residenze Marche Spettacolo”, progetto interregionale predisposto dal MiBACT, a cui la Regione Marche ha aderito individuando il Consorzio Marche Spettacolo quale soggetto attuatore e concentrandosi sullo sviluppo dei progetti di residenza curati da MARCHE TEATRO e AMAT, Villa Nappi ospita in residenza la compagnia di MARTINA CONTI dal 12 al 31 dicembre per la creazione del progetto artistico “Rivistando Tre, film site-specific in ambiente”.

Coreografia: Martina Conti
Video: G. Olmo Stuppia
Suono: Filippo Marzocchi

A partire da una ricognizione del film site-specific “Tre” di G. Olmo Stuppia, la compagnia intende elaborare una coreografia installativa sul tema: non luogo, perdita, sconfinamento.
La ricerca progettuale inizia osservando la metodologia del film “Tre” che è un viaggio da Milano a Parigi che esplora tre formati video: analogico, miniDV e HD, formati con cui si è interfacciato l’autore nel corso della sua vita, ed anche con cui si produce e si è prodotta memoria e testimonianza. Le tre forme video sono quindi medium per interagire con lo spazio durante un viaggio da città a città in cui viene documentato un paesaggio, una distanza, una transizione.
Il punto di partenza per approfondire queste tematiche è la ricerca e l’esplorazione di cave estrattive, in uso e dismesse, presenti nel territorio riminese e bolognese. Le cave sono state scelte per un interesse sia architettonico che visivo ma anche come spazi metaforici alla base ed ai margini del paesaggio post-industriale, a metà tra il mondo naturale e quello antropizzato, simbolo dello sfruttamento e della ricerca ossessiva di risorse. La cava, come non luogo, sito di perdita, sconfinamento; un anfiteatro antico, luogo in cui riattivare simboli e forme inscritte nella nostra cultura.

Martina Conti danzatrice e coreografa (1984). Si laurea in danza contemporanea al Laban, Londra, e riceve il Master of the Arts in Performance Design and Practice al Central Saint Martins / University of the Arts, Londra. Dal 2007 ad oggi lavora come danzatrice per la coreografa inglese Angela Woodhouse, partecipando a diverse produzioni della compagnia (Fine Line, Sighted, Between, Untouched). Ha lavorato come performer per Silvia Costa (Figure, 2009), per Romeo Castellucci (Inferno, 2008), per Georg Bütow (CULT, 2016). È stata assistente artistica di Virgilio Sieni per lo spettacolo “Sogni” a Santarcangelo dei Teatri (2012) e assistente alla regia di Pete Brooks per “Tosca” al Teatro delle Muse, Ancona (2016). Martina fa parte di Little Constellation, network che si focalizza in arte contemporanea nelle micro-aree geo-culturali e piccoli Stati d’Europa. Partecipa al progetto di ricerca biennale A Natural Oasis, curato da Alessandro Castiglioni e Simone Frangi. Il suo lavoro è stato presentato a Viafarini (Milano) dove ha anche insegnato una masterclass per gli Academy Awards, Listen to the Sirens (Gibilterra), Atelierhaus Salzamt (Linz), Biennale dei Giovani Artisti d’Europa (Skopje), Santarcangelo Festival, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce (Genova), Bonington Galleria, Lakeside Gallery (Nottingham), Spike Island (Bristol), Mediterranea17 (Milano).