FRANCESCO MARILUNGO “LOVE SOUVENIR”
16 – 25 novembre 2017 e 12-21 dicembre 2017 

Nell’ambito della terza annualità del progetto interregionale “Residenze”, l’artista Francesco Marilungo sarà ospite a Villa Nappi per la creazione del suo nuovo progetto artistico “LOVE SOUVENIR”.

In tutte le civiltà storicamente riconosciute la religione è stato un fattore socio-culturale di fondamentale importanza. Il senso della vita umana è sempre stato spiegato con riferimento a una realtà divina. Ogni discorso su Dio è stato sempre espresso con parole appartenenti a un determinato contesto culturale, in cui la descrizione del divino influenza la definizione dell’umano, e viceversa. In particolare, nel mondo occidentale la prerogativa di essere “a immagine di Dio” è stata uno dei requisiti fondamentali per godere di un’autonomia socio-culturale.

In una prospettiva egualitaria di parità sessuale, il concetto di un solo Dio pone un problema di fondo: come conciliare questo Dio unico con un’umanità in cui esistono due sessi biologici? Nelle tre varianti del monoteismo, ossia nel Giudaismo, nel Cristianesimo e nell’Islamismo, la priorità assegnata all’umanità maschile viene rafforzata da dottrine e simbolismi tradizionali, che descrivono Dio con metafore maschili o metasessuali, escludendo quindi il femminile dal concetto di divinità. L’affermazione dell’autonomia delle donne nel campo bio-socio-culturale porta quindi a una rivoluzione epistemologica. Se l’uomo non è più visto come l’essere umano primario, l’androcentrismo crolla, e il suo collasso costituisce per il Cristianesimo tradizionale una sfida ben più fondamentale di quelle provocate dal crollo del geocentrismo (con Copernico) e dell’antropocentrismo (con Darwin).

di e con Francesco Marilungo
assistente alla regia e voce Francesco Napoli
disegno luci Gianni Staropoli
coproduzione Teatro delle Moire/Danae Festival, Gender Bender Festival, Capotrave/Kilowatt Festival
con il sostegno di Villa Nappi/Marche Teatro nell’ambito del progetto Residenze, Centrale Fies/Ambienti per la produzione di performing arts

con il contributo di Next 2017 Regione Lombardia 

Francesco Marilungo, dopo gli studi in Ingegneria Termo-meccanica e un periodo di ricerca al Von Karman Institute di Bruxelles, frequenta l’Atelier di Teatrodanza presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.
Dal 2010 viene a contatto con danzatori e coreografi di fama internazionale – Lisa Kraus ed Elena Demyanenko (Trisha Brown Dance Company), Cristina Morganti, Julie Anne Stanzak, Juliana Neves e Quan Bui Ngoc (Les Ballets C de la B), Cristina Rizzo, Masaki Iwana, Gabriela Carrizo (Peeping Tom) e Yasmine Hugonnet. Prosegue la sua formazione come performer seguendo il percorso IFA – Inteatro con Idoia Zabaleta, Geraldine Pilgrim, Iris Karayan e Claudia Dias. Con quest’ultima e con João Fideiro approfondisce anche successivamente la pratica dell’RTC Method. Nell’estate 2014 segue la Choreografc Research Week al festival B-motion di Bassano del Grappa. Dal 2012 inizia una collaborazione con la Compagnia di Danza Enzo Cosimi ed è interprete in due suoi spettacoli: Calore e Welcome to My World.
È interprete in due lavori della Compagnia Mara Cassiani: TrashX$$$ e If you can (not) advance.
Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale alla ricerca di un codice personale che metta in relazione la performance art e la danza contemporanea. Partecipa con il suo primo assolo Emily al Concorso Internazionale di Danza Out d’autore Salicedoro (primo premio e Premio Armunia) e nel 2014 viene selezionato dalla rete Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore con Siegfried. Il suo lavoro Paradise viene presentato in anteprima al Danae Festival 2015 e viene selezionato dalla rete Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016.
New Horizon, progetto sostenuto dalla rete europea Open Latitudes, debutta in prima assoluta al Danae Festival 2016.